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Il presidente Santochirico: “Al lavoro per un programma di laboratori e mostre diffuse per le stagioni autunnale e invernale”
Matera, 16 settembre 2017
Hanno chiuso i battenti venerdì scorso le iniziative estive della Fondazione Sassi: “Luce, l’immaginario italiano a Matera” e “Luoghi per sottrazione” , insieme alla mostra “Saxum” (terminata lo scorso mese di luglio), hanno catturato l’interesse e l’apprezzamento di 7 mila visitatori.
Sono state esperienze espositive molto differenti tra loro, che si sono svolte tra l’ex Ospedale di San Rocco, in piazza San Giovanni, e le palazziate della Fondazione, al rione San Biagio, e che hanno arricchito l’offerta culturale della città per tutto il periodo estivo. Due proposte che, insieme a hanno riscosso un elevato grado di apprezzamento anche per la qualità degli allestimenti e per la loro fruibilità da parte di un pubblico ampio.
Luce, l’immaginario italiano a Matera, ha raccontato l’evoluzione dell’Italia e degli italiani attraverso un un flusso continuo di immagini. Grandi video-installazioni, montaggi realizzati ad hoc di centinaia di filmati dell’Archivio storico Luce; più di 500 splendide fotografie dell’Archivio hanno fermato dettagli e momenti significativi, mentre pannelli di testo hanno consentito di approfondire l’analisi storica e linguistica dei video. Un percorso visivo e uditivo dagli anni Venti fino alla rinascita degli anni Sessanta.
Se questo è stato il corpus principale della mostra, già esposto a Roma, Mantova e Catania e che a Matera è stato allestito all’ex ospedale di San Rocco, nelle sale espositive della Fondazione Sassi, al rione San Biagio, è stato possibile ammirare una ricca sezione di materiali inediti dedicati alla Basilicata e a Matera: fotografie e video per raccontare tradizioni e vita a Matera. Immagini girate nel 1937 che mostrano le celebrazioni in onore della Madonna Maria Santissima della Bruna. E ancora : la visita del duce a Matera e quella del Presidente del Consiglio De Gasperi, la Riforma Fondiaria, la nascita di nuovi borghi da La Martella a Gaudiano, la costruzione delle dighe, l’emigrazione.
La seconda iniziativa della Fondazione ha visto protagonisti dieci giovani artisti provenienti da diverse regioni italiane e da Santiago del Cile, che hanno potuto creare e allestire le loro opere per consegnarle al pubblico della mostra “Luoghi per sottrazione”. La collettiva, inaugurata lo scorso 27 luglio alle ore 18,30, ha visto al debutto in veste di curatore il ventiseienne lucano Valerio Vitale.
David Scognamiglio, Anita Calà e Annalisa Ferraro, Alessio Ancillai e Daria Paladino, Marina Berardi, Eva Trevisan, Valerio Sammartino, Silvia Monacelli, Roberto Marchese sono, invece, sono stati i giovani protagonisti della mostra che ha rappresentato la fase finale di un percorso che la Fondazione Sassi ha avviato lo scorso mese di febbraio, attraverso la call for artist under 35 denominata, appunto, “Luoghi per sottrazione” e che ha visto la partecipazione di 52 artisti provenienti non solo dall’Italia ma anche da Australia e Cile.
“I risultati ottenuti dalle nostre mostre è stato straordinario –dichiara il presidente della Fondazione Sassi, Vincenzo Santochirico -. Abbiamo avuto la possibilità di apprezzare e lavorare su proposte creative di assoluto livello, che hanno raccolto il favore di un pubblico ampio e che ci ha onorato della presenza, tra gli altri, dell’ex ministro dei Beni culturali, Valter Veltroni, e dell’ambasciatore britannico in Italia, arricchendo l’offerta culturale della città per tutto il periodo estivo.
“Per La Fondazione Sassi – prosegue Santochirico – questo non è soltanto tempo di bilanci: stiamo proseguendo l’attività per strutturare ulteriormente la Fondazione e intensificare il lavoro che dalle prossime settimane e fino a tutto il periodo invernale porterà a Matera nuove iniziative: laboratori didattici che avranno come protagonisti gli studenti e laboratori creativi con artisti e artigiani, oltre ad alcune iniziative che porteranno in città varie forme d’arte”.